lunedì 18 marzo 2013

Per il nostro turismo grande attenzione per le navi da crociera

In attesa dell'attracco della prossima nave da crociera nel porto di Corigliano dobbiamo sperare che si faccia tesoro dei problemi e delle criticità emerse con l'arrivo di circa 1000 turisti francesi con la "Costa Voyager" lo scorso 13 marzo. Non credo possiamo sprecare un'altra occasione per confermare il nostro interesse e direi il nostro estremo bisogno di vederci assaliti da eserciti di turisti. É vitale per far diventare naturale la propensione del nostro territorio alla contaminazione culturale e a quell'incontro umano così decisivo per il nostro futuro. Ed é fondamentale dal punto di vista della ricchezza economica che ne deriverebbe. Non possiamo proprio continuare, così come si è fatto finora, con il considerare il settore turistico marginale e alcune volte addirittura in antitesi e in contraddizione alle attività esistenti. A partire dall'impegno diretto anche dell'ente Comune bisogna che si cambi registro e si faccia di questa attività economica un fondamento della nostra economia, pur in complemento e in sintonia con le altre attività del nostro potenzialmente ricco territorio. E proprio in una fase di crisi generale e di cambio obbligato nelle abitudini delle persone, sempre più costrette a riorganizzare i ritmi e l'organizzazione delle proprie vite, un nuovo impegno ed una diversa considerazione da parte anche degli amministratori locali di questo settore economico, molto influenzato dalle organizzazioni locali, potrebbe portare effetti e benefici insperati e comunque significativi nella creazione di occasioni di lavoro e di ricchezza. E come abbiamo potuto vedere con l'arrivo di questi 1000 turisti, pur in condizioni difficili per via della crisi rifiuti e per una carenza di servizi denunciata con forza in questi giorni da tutti gli operatori del settore, non é mancato l'interesse dei turisti, alcune volte e quasi in maniera persino commovente! Ma noi lo sappiamo da anni che di certo sul nostro territorio non mancano occasioni di attrazione turistica e di interesse culturale, archeologico, paesaggistico, naturalistico di livello internazionale. Il punto sono i circuiti e i modi per intrecciarli, per potere stare nei meccanismi e per rientrare nei luoghi appetiti di interesse turistico! Il punto sono le attenzioni e le cure che facciamo mancare al territorio e ai suoi beni culturali e naturali troppo spesso abbandonati e mal presentati. Senza volere qui e ora approfondire, vogliamo solamente mettere in risalto la speranza che per questo prossimo attracco previsto per la fine del mese non si ripeta la dolorosissima vista del nostro comune che abbiamo offerto ai turisti scesi dalla nave il 13 marzo. Dato che in una intervista il commissario prefettizio Scialla ha manifestato il suo grande cruccio di non aver potuto fare niente di più di quanto abbiamo visto essere assolutamente insufficiente, vorremmo invitarla, assieme ai suoi più stretti collaboratori, a pensare a qualche cosa in più. A qualche soluzione perché quanti arrivano a Corigliano nei prossimi giorni non abbiano a trovare lo spettacolo indegno dei giorni scorsi. Almeno si pensi, banalmente, a delle strategie tampone che magari non costano granché in termini di spesa e possono rappresentare comunque un investimento in termini di vetrina per arrivi futuri per noi tanto importanti: pulizia degli spazi raggiungibili a piedi dal porto, pulizia nelle adiacenze ai luoghi previsti di visita come il castello, organizzazione ottimale per la migliore fruibilità dei nostri beni culturali, accoglienza dei turisti dando fondo alle capacità di ospitalità delle nostre strutture e delle nostre generose e competenti associazioni del territorio il cui contributo viene spesso offerto a costo zero. Se poi in tutto questo la vice presidente della regione Calabria ed i consiglieri regionali della maggioranza, al di la dei proclami a cui abbiamo assistito in questi giorni e al contrario di ciò che é avvenuto nei giorni scorsi per il primo arrivo, vogliono rendersi effettivamente utili, siano i benvenuti.

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