mercoledì 9 gennaio 2013

Scenari... O..sceni

Nell'attuale scenario politico e culturale della nostra città è auspicabile e auspicato l'intervento del Prof. Mingrone, persona accorta e seria. Il suo contributo al dibattito politico come quello di persone che hanno a cuore le sorti della nostra città, è richiesto dalla situazione che Corigliano vive, e anzi sarebbe stato necessario già precedentemente, per oggettivare e contrastare, fin dal suo momento iniziale, la fase più buia che la città ha vissuto. Tuttavia è sul merito dell'intervento che sorgono i nostri dubbi. Ipotizzare, sollecitare un ritorno all'amministrazione di Corigliano dell'ex sindaco Geraci è una scelta che ha il volto girato all'indietro, intrisa di anacronismo e attaccamento ad un passato che, lungi dall'essere poi così lontano, riecheggia ancora con forza i suoi errori e mancanze. Un passato fatto non solo di "efficienza e produttività amministrativa", spesso solo declamate, ma soprattutto un passato prossimo segnato dal silenzio di chi, pur stimolato, non ha avvertito il senso di responsabilità del vecchio amministratore il cui dovere era proteggere la città. Basti pensare che sono mancate proprio le firme di Geraci perché si giungesse allo scioglimento naturale del consiglio comunale, evitando così il doloroso provvedimento dello scioglimento per mafia. Vediamo ora, in maniera più urgente che mai, quanto Corigliano non abbia bisogno di cercare nel passato la spinta a trasformare il suo futuro. Sarebbe preferibile che il valore di personalità come quella di Geraci, a cui il Prof. Mingrone si rivolge e guarda, venisse canalizzato all'interno del dibattito politico per un contributo concreto, utile all'individuazione di forze fresche, attrezzate e pulite che sappiano ridare alla nostra città un'amministrazione autorevole e capace.